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Crippa

Crippa Roberto

biografia

Monza, 1921 – Bresso, 1972

Roberto Crippa è stato un pittore e scultore italiano.

La sua formazione artistica avviene alla fine degli anni Quaranta presso l’Accademia di Brera a Milano. In questi anni conosce conoscere Aldo Carpi, Carlo Carrà e Achille Funi.

La sua prima produzione è caratterizzata da uno stile figurativo influenzato dal cubismo picassiano, ma la sua amicizia con Fontana lo porta ad aderire al movimento spazialista e a firmarne il manifesto nel 1950.

Già nel 1948 viene invitato ad esporre alla Biennale di Venezia, dove torna anche nel 1950, 1954 e 1956.

Gli anni Cinquanta, vedono la partecipazione di Crippa al “Manifesto dell’Arte Spaziale”. La sua produzione di questi anni è caratterizzata da una serie di dipinti, le Spirali, di carattere geometrico e astratto, dove il pittore con un gesto circolare, ma mai perfettamente tondo, crea degli spazi involuti da cui partono raggi idealmente proiettati fuori dalla bidimensionalità della tela. Successivamente, le Spirali diventano più fitte, cariche e interlacciate tra di loro e vengono chiamate Totem.

Divenuto noto anche all’estero per le sue opere, Crippa raggiunge New York, dove conosce i surrealisti Max Ernst, Victor Brauner e Yves Tanguy.

La metà degli anni Cinquanta segnano il passaggio verso opere polimateriche, che si evolvono fino ad includere materiali come ferro, bronzo, acciaio, ma anche amianto, sughero, carta di giornale e velina, unite con diversi materiali e colori.

Rimasto vittima di un incidente di volo e costretto sulla sedie a rotelle per quasi un anno, Crippa continua a dipingere ed a esporre internazionalmente. A questi primi anni Sessanta appartengono i paesaggi polimaterici e astratti, e la sua serie Amiantiti, realizzata con sottili fogli di amianto applicati su una tavola incisa.

L’artista muore nel 1972 proprio a causa di un incidente aereo che coinvolge anche il suo allievo Piero Crespi.

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