biografia
Gabrovo, 1935 – New York, 2020
Dietro il nome di Christo si nasconde in realtà il progetto artistico di una coppia: Christo Vladimirov Javašev e Jeanne-Claude Denat de Guillebon, due artisti americani con origini bulgare e marocchine.
Entrambi nati il 13 giugno 1935, i due si incontrano nel 1958 ed iniziano fin da subito a lavorare insieme, sviluppando un linguaggio artistico unico che li collocherà negli anni tra gli artisti più influenti della Land Art del 20° secolo.
Christo Javašev nasce in Bulgaria, studia all’Accademia di Sofia e si trasferisce a Parigi, dove si unisce al gruppo di nuovi realisti. Le sue prime opere sono dipinti astratti e oggetti avvolti in tela o plastica. Jeanne Claude nasce invece a Casablanca e completa i suoi studi di filosofia a Tunisi nel 1952.
Il tema inizialmente sviluppato da Christo diviene il centro della produzione artistica della coppia. Alla base delle loro opere Wrapped Objects vi è l’idea che gli oggetti noti una volta avvolti si “rivelino nascondendosi”. Con un’intenzione concettuale fortemente opposta a quella del ready-made di Duchamp, (secondo la quale gli oggetti comuni diventano opere d’arte tramite il processo artistico) nell’opere di Christo e Jeanne Claude, gli oggetti vanno oltre la nostra percezione comune, come le Mura Aureliane di Roma (1975). I progetti si concretizzano infatti con l’obiettivo di modificare il paesaggio in maniera provvisoria.
Nel 1961, espongono i proprio lavori nella loro prima mostra alla Galerie Haro Lauhus di Colonia. Successivamente emigrano negli Stati Uniti e dal 1964 iniziano a realizzare grandi progetti con edifici, monumenti o interi paesaggi. Tra i più noti gli impacchettamenti dei monumenti o i lunghi teli stesi nei luoghi naturali.
Christo concepisce l’idea dell’opera mentre Jeanne-Claude è responsabile dell’organizzazione del progetto ed entrambi firmano le installazioni.
L’imballaggio temporaneo di opere d’arte è un omaggio a monumenti e luoghi. Nonostante ciò, sono stati spesso contestati per il loro impatto visivo molto forte.
Tra il 1970 e il 1972, lavorano al Valley Curtain, allungando una tela di 400 metri lungo in una valle del Colorado. Tra il 1980 e il 1983, realizzano Surrounded Island, circondando due intere isole nella baia di Biscayne a Miami con una tela fucsia.
Nel 1985, imballano il Pont Neuf a Parigi e nel 1995 il Reichstag a Berlino. Nel 2005, creano un percorso di oltre 37 chilometri a Central Park a New York.
Jeanne-Claude muore a New York nel 2009. Dopo la morte della compagna Christo continua a lavorare alla loro arte, perseguendo l’ideazione di ambiziosi progetti, fino al 2020, quando si spegne anche lui.