biografia
Padova, 1960
Cattelan inizia ad interessarsi all’arte negli anni 80.
Dopo essersi formato autonomamente, si avvicina al design e all’arte contemporanea come artista autodidatta presentando una cifra stilistica che combina diversi materiali uniti a pittura, scultura e performances prendendosi gioco del mondo dell’arte e dei suoi paradossi.
Nel 1991, le sue opere vengono esposte per la prima volta alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna. In questa sede presenta Stadium 1991, un enorme tavolo da calcio balilla in cui si affrontano una squadra di calcio della città di Cesena e un’altra del Senegal. Questo arguto inizio artistico caratterizzerà quelli che diventeranno i punti salienti dell’arte di Cattelan: un marcato gusto per il gioco e la provocazione, un forte desiderio di impressionare il borghese e prendere in giro tutto, e una predilezione per le forme d’arte a metà strada tra figurazione e performance.
Nelle sue opere esprime sempre la sua anima scherzosa e la sua inclinazione per il grottesco attraverso idee a volte molto semplici. I lavori iconici che ha creato lo hanno reso uno dei più noti artisti italiani sul panorama artistico internazionale.
Nel 1993, prende parte alla Biennale di Venezia con l’irriverente performance Lavorare è un brutto mestiere, vendendo il suo spazio espositivo ad un’agenzia pubblicitaria invece di esporre le sue opere.
Nel 1994 crea Errotin the True Rabbit, invitando il suo gallerista a trascorrere un mese nella sua galleria vestito da coniglio rosa, un costume con evidenti allusioni falliche; nel 1997, alla Biennale di Venezia, espone Turisti, un’installazione composta da 200 piccioni naturalizzati, collocati sulle travi del padiglione.
Nel 1999 crea, insieme a Jens Hoffmann, una fallace “Sesta Biennale dei Caraibi” che consiste in un’oasi di vacanze per gli artisti invitati e realizza, nello stesso anno, la sua opera più famosa, La Nona Ora, in cui Papa Giovanni Paolo II viene colpito e abbattuto da un meteorite. Quest’ultimo lavoro viene esposto alla mostra “Apocalypse”e alla Royal Academy di Londra e successivamente alla Warsaw Academy of Visual Arts.
Nel 2001 presenta la scultura Him, raffigurante un bambino con dalle sembianze di Hitler assorto in preghiera in ginocchio. Nel 2004 propone l’irriverente opera Hanging Kids in una piazza nel centro di Milano.
Nel 2008 riceve il “Premio alla carriera” alla Quadriennale di Roma. Di provocazione in provocazione, nel 2010, posa, di fronte al Palazzo della Borsa di Milano, L.O.V.E, una gigantesca mano di marmo con dita mozzate tranne il dito medio. Alla Biennale di Venezia del 2011, offre per la seconda volta l’opera “Turisti” composta da 2000 piccioni naturalizzati anziché i 200 originali.
Nel 2010 fonda la rivista d’arte “Toilet Paper”.
A partire dal 1993, l’artista si divide tra Italia e New York, è proprio in quest’ultima città che il Museo Guggenheim gli ha dedicato la sua prima grande retrospettiva americana.