Lipsia, 1904 – Antibes, 1989
Hans Hartung è nato in una famiglia di artisti. Sviluppò inizialmente un apprezzamento per Rembrandt, per i pittori tedeschi come Lovis Corinth e espressionisti come Oskar Kokoschka ed Emil Nolde. Nel 1924 si iscrisse all’università di Lipsia, dove studiò filosofia e storia dell’arte, e successivamente studiò all’Accademia di Belle Arti di Dresda. Le moderne opere francesi e spagnole che vide nel 1926 all’Internationale Kunstausstellung di Dresda furono una rivelazione per lui e lo decisero a trasferirsi a Parigi.
A Parigi, Hartung ebbe pochi contatti con altri artisti e copiò le opere di maestri antichi e moderni. Visitò il sud della Francia, dove il paesaggio lo ispirò a studiare da vicino le opere di Cézanne. Nel 1929 sposò l’artista Anna-Eva Bergman e la coppia si stabilì a Minorca.
Espose per la prima volta nel 1931 a Dresda, ma fu respinto dalla Germania nazista per il fatto di essere un “degenerato” per il suo stile pittorico, associato al cubismo. Nel 1935, tentò di vendere alcuni quadri mentre visitava Berlino ma la polizia cercò di arrestarlo. Fu in grado di fuggire dal paese con l’aiuto del suo amico Christian Zervos. Ritornato a Parigi come rifugiato, Hartung e sua moglie divorziarono. I suoi dipinti diventarono più astratti e non vendettero bene. I suoi amici offrirono quindi aiuto e lo scultore Julio González gli permise di usare il suo studio. Nel 1939 Hartung sposò Roberta, figlia di González.
Nel dicembre del 1939, si unì alla Legione straniera francese ma fu arrestato e detenuto per sette mesi dalla polizia francese. Al suo rilascio, si riunì alla Legione per combattere in Nord Africa, perdendo una gamba in una battaglia vicino a Belfort. Ottenne la cittadinanza francese e nel 1947 ebbe la sua prima mostra personale a Parigi. Alla fine degli anni ’50 ottenne il riconoscimento per i suoi dipinti gestuali, quasi monocromatici, e caratterizzati da lunghe pennellate ritmiche.
Nel 1960 gli fu assegnato il Grand Prix internazionale per la pittura alla Biennale di Venezia. I dipinti astratti d Hartung influenzarono molti giovani pittori americani degli anni sessanta, rendendolo un importante precursore dell’astrazione lirica americana degli anni ’60 e ’70.
Appare nel film documentario del 1963 “School of Paris: (5 Artists at Work)” del regista americano Warren Forma.
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