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Zorio Gilberto

biografia

Biella, 1944

Tra il 1963 e il 1970 Zorio ha studiato alla School of Arts and Ceramics e all’Accademia di Belle Arti di Torino. Dopo la laurea, è rimasto a Torino, dove ha iniziato a lavorare come insegnante e identificandosi con Arte Povera. Ha fatto la sua prima mostra personale alla Galleria Ileana Sonnabend, a Parigi, nel 1969.

Zorio realizzò le sue prime opere negli anni 1966-1968, associandole a processi energetici. In effetti, questi primi pezzi mostrano relazioni dinamiche tra i loro materiali e il contesto spaziale che li circonda. Più tardi, e in particolare durante gli anni ’80, il suo fascino per i processi naturali, le trasformazioni alchemiche e il rilascio di energia lo hanno portato a inserire nei suoi lavori diversi materiali, tra cui tubi di luce elettrica a incandescenza e acciaio.

Il suo interesse per le reazioni chimiche e fisiche ha ispirato l’uso di processi come ossidazione, evaporazione, raffinazione o trasmissione elettrica. La loro evoluzione si basava su cambiamenti autonomi in atto in un determinato sistema o causati dallo spettatore. Ad esempio, il semicilindro di cloruro di cobalto di Zorio ha cambiato colore in risposta alla presenza degli spettatori.

L’uso di materiali fragili ed elementi come stelle, lance, pelli di animali, raggi laser, alambicchi, vasi e simili, mostra il costante interesse di Zorio per le molteplici possibilità che gli oggetti ordinari offrono quando combinati insieme, così come le tensioni energetiche derivanti da la loro associazione. La sua ricerca si ispira in particolare a Michelangelo Pistoletto e Mario Merz, due esponenti di spicco dell’Arte Povera.

Zorio prese parte alla Quadriennale di Roma (1973), alla Biennale di Venezia (1978, 1980 e 1986) e a Documenta Kassel (1992). Importanti mostre personali dedicate alla sua carriera sono state organizzate da prestigiosi musei, tra cui il Centre Georges Pompidou (1986), la Tate Modern, Londra (2001) e il Museo Hirshhorn e Sculpture Garden, Washington, DC (2002).

Le opere di Zorio sono anche esposte in musei di tutto il mondo, come il Guggenheim Museum di New York, il Castello di Rivoli a Torino, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles e il S.M.A.K. (Museo Stedelijk per Actuele Kunst) a Gand.

© GILBERTO ZORIO, by SIAE 2023

mostre

The Die is Cast

Londra
10 dicembre 2015 - 27 gennaio 2016

Il Dado è tratto

Firenze
25 settembre - 28 novembre 2015

pubblicazioni

Il Dado è tratto. Arte contemporanea italiana oltre la tradizione

Il Dado è tratto. Arte contemporanea italiana oltre la tradizione

catalogo di mostra a cura di Tornabuoni Arte. Testo di Sergio Risaliti. Illustrazioni in b/n e a colori, 240 pagine, 24×30 cm, Italiano/Inglese, 2015.