biografia
New York, 1919 – 2007
Salvatore Scarpitta nasce da una madre di origini russe e uno padre scultore di origini siciliane. Dopo essersi diplomato, lasciò gli Stati Uniti per vivere in Sicilia e poi a Roma dal 1936 al 1958 dove si laureò all’Accademia di Belle Arti. Dopo la guerra, durante il quale prestò servizio negli Stati Uniti Marina, rimase in Italia fino al 1958, quando si avvicinò al gallerista Leo Castelli.
Nel dicembre del 1958 Scarpitta tornò a New York e nel gennaio del 1959 la Leo Castelli Gallery organizzò la sua prima mostra personale negli Stati Uniti intitolata Salvatore Scarpitta – Extramurals. Dal 1959 al 1992, la Galleria Leo Castelli dedicò dieci mostre personali e numerose mostre collettive a Scarpitta, facendolo diventare un noto membro della scena artistica d’avanguardia di New York.
Fu nel 1964 che Scarpitta iniziò a introdurre nelle sue opere oggetti dal mondo automobilistico come cinture, imbracature, tubi di scarico, ecc. “Quando ero giovane, mi allenavo nei garage della California ed ero entusiasta. Ho adorato gli odori, i rumori, ogni piccolo dettaglio di questo mondo. (…) Ho ammirato i piloti e le gare del momento. La prima volta che ho dipinto, sono stati i miei amici piloti a farmi dipingere sulle loro macchine luminose e colorate. (Salvatore Scarpitta in un’intervista a Barbara Snyder per A Journal of artist, 1986).
Queste esperienze e ricordi diventano di fondamentale importanza nella vita dell’artista e ebbero una grande influenza sulla sua arte. La ricerca e il lavoro sulle automobili di Scarpitta culmina con due mostre alla “Galleria Leo Castelli” nel 1965 e al “Magazzino Leo Castelli” nel 1969.
Nel 1970, ispirato ai suoi ricordi d’infanzia (al contrario delle macchine da corsa ispirate alla sua adolescenza), Scarpitta lavora su slitte costruite con oggetti trovati come sedie, bastoni da hockey e anche alberi di Natale avvolti, avvolti nei suoi famosi bendati.
Dal 1965 al 2001, Scarpitta ha insegnato al Maryland Institute College of Art di Baltimora. È morto il 10 aprile 2007, nella sua casa di Manhattan.