biografia
Roma, 1935 – Roma, 1988
Membro di una famiglia con una forte tradizione socialista e antifascista, Franco Angeli dopo la morte prematura dei suoi genitori, viene cresciuto dal fratello maggiore Otello, un sindacalista e successivamente segretario del Partito Comunista di Cinecittà.
Tra il 1955 e il 1957, Angeli inizia a dipingere come artista autodidatta, frequentando lo studio di Edgardo Mannucci, dove viene a contatto anche con le opere di Burri.
La produzione dell’artista è inizialmente influenzata dalla poetica del movimento informale. Questo influsso lo porta a dipingere tele scure materiche e monocromatiche, coperte di nylon strappato, che sembrano simboleggiare la povertà e il dolore che l’artista ha attraversato durante la sua infanzia.
Alla fine degli anni ’50, inizia ad esplorare tecniche e materiali misti, trattando le tele con calce o coprendole con garza, carta velina e vernice. Il suo desiderio di abbandonare il linguaggio informale lo porta ad instaurare una stretta amicizia con Tano Festa e Mario Schifano, artisti con i quali condivideva il suo umile passato e i traumi di guerra. Nasce così negli anni ’60, l’esperienza artistica della “Scuola di Piazza del Popolo”. Il gruppo, formato da artisti quali Francesco Lo Savio, Pino Pascali, Jannis Kounellis e Fabio Mauri, si riuniva presso il Caffé Rosati in Piazza del Popolo a Roma o nella gallerie di Plinio de Martiis.
Negli stessi anni, un crescente interesse per la cultura di massa spinge Angeli ad usare le immagini come simboli ideologici e stereotipati, estraendole dal loro ambiente urbano, quasi esclusivamente romano, per creare un impatto diretto sull’inconscio collettivo.
Dal 1964, simboli come falce e martelli, svastiche, simboli del dollaro e lupe capitoline iniziano a popolare le opere dell’artista, evocando la sua ideologia e il suo impegno socialista, mediato anche attraverso un velo sottile che ricopre le tele tra senso di riflessione, memoria ed estraniamento. Successivamente, adotta un approccio più figurativo con nuove immagini come obelischi, piramidi, figure geometriche, aeroplani e marionette.
La prima mostra collettiva di Angeli ha luogo nel 1960 a Roma. Negli anni successivi, le sue opere sono presentate in diverse edizioni della Biennale di Venezia (1964, 1978 e 1995) e della Quadriennale di Roma, a Bologna (1962 e 1972) e a Roma (1990-91).
L’artista muore nella sua città natale nel 1988 a causa di complicazioni legate all’AIDS.
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