biografia
Trapani, 1924 – Roma, 2014
Figura di spicco nell’astrattismo italiano, Carla Accardi è stata un’artista tra le più originali del secondo dopoguerra.
Alla fine degli anni ’40, si forma all”Accademia di Belle Arti di Palermo per poi trasferirsi a Roma a conclusione degli studi.
A partire dal 1947, insieme agli artisti Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Maugeri, Perilli, Sanfilippo (sposato nel 1949) e Turcato fonda il gruppo “Forma 1” d’ispirazione marxista.
La sua ricerca procede nella direzione dell’automatismo segnico fino all’inizio degli anni Sessanta, nobilitati dalla sua presenza alla Biennale di Venezia del 1964, a cui parteciperà con una sala personale anche nel 1988.
Nel 1965 abbandona le tempere a favore di vernici colorate e fluorescenti che applica su supporti plastici trasparenti Sicofoil, uscendo dalla dimensione del quadro e coinvolgendo lo spazio con un atteggiamento che sarà fondamentale per gli esponenti dell’Arte Povera.
Negli anni Settanta torna agli schemi geometrici reiterati su grandi tele chiamate Lenzuoli. Tali esperienze continueranno ad essere approfondite in una serie di installazioni fino al recupero di una dimensione più tradizionale negli anni Ottanta.
Carla Accardi ebbe anche un ruolo fondamentale per il femminismo italiano. Insieme ad Elvira Banotti e Carla Lonzi costituì il gruppo “Rivolta Femminile”.
Nel 1996 è nominata membro dell’Accademia di Brera e nel 1997 fa parte della Commissione per la Biennale di Venezia nel ruolo di consigliere.
Nel 1998 la sua città, Trapani, le dedicò la retrospettiva Carla Accardi: opere 1947-1997, nella Chiesa della Badia Grande.
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