biografia
Trapani, 1924 – Roma, 2014
Carla Accardi nasce a Trapani il 9 ottobre 1924. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Palermo, dove nel 1944 incontra Antonio Sanfilippo. Nel 1946 lascia l’Accademia di Belle Arti di Firenze per trasferirsi con Sanfilippo a Roma. Nello studio di Pietro Consagra a Roma incontra Ugo Attardi, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Achille Perilli e Giulio Turcato. Con loro e Sanfilippo firma il manifesto della rivista “Forma 1” nel 1947. Nello stesso anno realizza il suo primo quadro astratto. Nel 1948 presenta il quadro Composizione alla 24a Biennale di Venezia, partecipa alla mostra “Arte Astratta in Italia” alla Galleria di Roma ed espone con Sanfilippo e Attardi all’Art Club di Roma. Nel 1949 ha sposato Sanfilippo.
Nel 1950 inizia ad esporre in mostre personali, alla Galleria Numero di Firenze, alla Galleria Age d’or di Roma dove viene presentata da Turcato. All’inizio degli anni Cinquanta partecipa alla mostra “Arte astratta e concreta in Italia” (1951) alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e ancora ad “Arte d’Oggi” a Palazzo Strozzi, a Firenze. Nel 1952 a Roma, presenta il suo lavoro in una mostra personale alla Galleria Il Pincio, poi riproposta con Sanfilippo, alla Galleria del Cavallino a Venezia. Lo stesso anno, espone alla Fondazione Origine a Roma. Nel 1954 Accardi incontra Michel Tapié che la invita ad esporre a Parigi, nel 1955 alla Galerie Rive Droite e nel 1956 alla Galerie Stadler.
A Roma, partecipa alla mostra inaugurale della Rome-New York Art Foundation e nel 1958, a “The International Art of a New Era (Informal and Gutai)” nel contesto del Festival Internazionale di Osaka. Nel 1959 espone “Dipinti e tempi di Carla Accardi” alla Galleria Notizie di Torino, lo stesso anno partecipa alla mostra “Painters of Rome” al New Vision Centre di Londra. La sua attività espositiva si intensifica: con due mostre personali a Londra al New Vision Centre e a New York alla Parma Gallery, e diverse mostre collettive, in Italia e all’estero, tra cui la mostra alla Galleria Notizie, e la mostra “Eight Contemporary Artists of Rome” al Minneapolis Institute of Art.
Alla Biennale di Venezia, nella 32esima edizione del 1964, Accardi vince il premio Mario Carena. Alla Quadriennale di Roma presenta per la prima volta i Rotoli, cilindri dipinti su sicofoil. L’anno seguente presenta l’ambiente Tenda in sicofoil alla galleria Notizie di Torino. Tra le mostre collettive all’estero, Accardi è presente all’Universale di Montreal e al Museum of Contemporary Art di Tokyo, per “Exhibition of Contemporary Italian Art”.
Ambiente arancio è presentato in occasione della sua mostra personale del 1968 alla Galleria Marlborough di Roma. L’opera Triplice tenda è esposta nel 1971 a Roma, in una mostra personale alla Galleria Editalia. Nei locali della cooperativa femminista di via Beato Angelico a Roma, nel 1976, Accardi presenta Origine. Nello stesso anno, Tenda è esposta alla 37a Biennale di Venezia. Accardi continua ad esporre in numerose mostre collettive, tra cui “L’altra metà dell’avanguardia 1910-1940”, curata da Lea Vergine, tenutasi a Palazzo Reale di Milano nel 1980.
All’inizio degli anni ’80, Accardi crea le Parentesi con cui torna all’uso della tela grezza e che presenta per la prima volta nel 1982 a Roma, nella mostra collettiva “Avanguardia Transavanguardia” curata da Bonito Oliva. Nel 1983 espone alla Pinacoteca di Ravenna e al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, mentre nel 1988 è nuovamente invitata alla 43a Biennale di Venezia, dove espone grandi dittici e trittici in una sala privata del padiglione italiano. Nel 1989 è presente alla prestigiosa mostra “Italian Art in the 20th Century” alla Royal Academy of Arts di Londra e alla Salvatore Ala Gallery di New York. Nello stesso anno si apre una ricca retrospettiva alla Galleria Civica di Modena.
All’inizio degli anni ’90 si susseguono mostre personali in Italia e all’estero – alla Galleria Frankfurter Westend, alla Galleria Toselli di Milano e al Museo Civico di Gibellina, tra le altre – seguite da importanti mostre collettive come “Un’avventura Internazionale. Torino e le arti 1950-1970” al Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli. È di nuovo presente alla 45a Biennale di Venezia invitata da Achille Bonito Oliva. Una grande retrospettiva apre nel 1994 nelle sale storiche del Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli. Partecipa alla mostra organizzata da Germano Celant “The Italian Metamorphosis 1943-1968”, inaugurata al Solomon R. Guggenheim di New York. Nel 1998, la sua città natale le dedica la prima retrospettiva.
Nel 2001 è stata esposta al P.S.1 Contemporary Art Center di New York. Due retrospettive sono inaugurate al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris e a Roma al MACRO, rispettivamente nel 2002 e nel 2004. Nel 2005, Triplice tenda entra nelle collezioni del Centre Pompidou di Parigi. Nel 2006 alla Sperone Westwater Gallery di New York il suo lavoro è stato paragonato a quello di Lucio Fontana. Dopo la partecipazione alla terza Biennale di Praga nel 2007, l’opera Superficie in ceramica, concepita con l’elaborazione sonora di Gianna Nannini, viene presentata per la prima volta a Milano. A Roma, per la Fondazione Volume! concepisce un’installazione dal titolo Segni e forme, riproposta a Lubiana alla galleria P74.
Dal 2008 al 2010 l’opera Superficie in ceramica è oggetto di diverse mostre personali in Italia e all’estero: Roma, Mosca, Lima, Buenos Aires e Cordoba. Nel 2010, la galleria Haunch of Venison di New York ospita un’importante mostra personale dedicata all’artista. Nel frattempo, a Roma, al Museo Carlo Bilotti, apre la retrospettiva “Spazio Ritmo Colore”. Nel 2011 “Carla Accardi. Signe et transparence” e l’anno successivo la mostra “Carla Accardi. Smarrire i fili della voce” apre alla Fondazione Menegaz di Castelbasso (Teramo) e prosegue a Budapest, Atene e Salonicco.
L’artista muore a Roma il 23 febbraio 2014. Negli ultimi anni si sono susseguite mostre collettive e personali, tra cui la collettiva “Women House” alla Monnaie de Paris nel 2017, la retrospettiva “Carla Accardi – Contesti” al Museo del Novecento di Milano nel 2020-2021 e la collettiva “Elles font l’abstraction” al Centre Pompidou di Parigi.
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