biografia
Rignano sull’Arno, 1879 – Vittoria Apuana, 1964
Ardengo Soffici è stato un pittore, scrittore, poeta e saggista italiano. A causa della drastica situazione finanziaria in cui gravava la sua famiglia, non poté perseguire una carriera artistica ed iniziò a lavorare come avvocato a Firenze per mantenere i suoi cari.
Si avvicina alla pittura iniziando a frequentare alcuni giovani artisti iscritti all’Accademia di Belle Arti di Firenze e alla Scuola Libera del Nudo.
Nel 1900 decise di abbandonare l’ambiente ristretto in cui viveva e si recò a Parigi, dove rimase fortemente influenzato dall’Impressionismo ed ebbe la possibilità di incontrare artisti come Guillaume Apollinaire, Pablo Picasso e Max Jacob.
Nel 1907 tornò in Italia e , scrivendo per la rivista La Voce, iniziò a diffondere la conoscenza dell’Impressionismo. Grazie all’ottimo lavoro svolto, divenne protagonista di una mostra commissionata in Francia dalla rivista stessa. A Parigi entrò in contatto con Picasso, Braque e rincontrò Medardo Rosso.
In questo periodo sperimentò la tecnica futurista, convincendosi della superiorità del Cubismo sul Futurismo. La sua instancabile attività pittorica, letteraria e di diffusione culturale si aprì anche alla politica. Soffici supportava ardentemente l’intervento Italiano nella guerra e decise di offrirsi volontario per combattere in trincea per il suo Paese.
Il ritorno dalla guerra lo indusse a cercare un ritorno all’ordine, che in pittura si tradusse nella ricerca del realismo. I suoi lavori furono indubbiamente influenzati dalle sue esperienze in Francia, dall’estetica del Quattrocento Fiorentino con il quale fu cresciuto e dall’inesauribile risorsa qual è il paesaggio toscano, sempre caro a Soffici.