biografia
Pistoia, 1901 – Viareggio, 1980
Molto giovane, studiò all’Accademia di Belle Arti di Firenze, interessandosi moltissimo al lavoro dello scultore Medardo Rosso. A 18 anni, durante un soggiorno a Parigi, Marino Marini scoprì nuove tendenze dell’arte moderna quando conobbe de Chirico, de Pisis, Magnelli, Campigli, Braque, Picasso, Henri Laurens, Julio Gonzales, Tanguy.
Fu alla fine degli anni ’20 che produsse i suoi primi lavori significativi e dal 1936 Marini iniziò la sua inesauribile serie di Cavalieri, attorno ai quali continuavano ad essere costruiti gli elementi essenziali del suo lavoro. Non aveva ancora trent’anni quando divenne insegnante alla Scuola d’Arte Villa Reale di Monza e lo rimase fino al 1940. Questo stessa anno fu nominato professore di scultura all’Accademia di Brera di Milano.
Durante la seconda guerra mondiale si trasferì in Svizzera, dove conobbe Giacometti, Wotruba e Germaine Richier, prima di tornare a Milano nel 1946. Nel 1950 Marino Marini andò a New York dove incontrò, tra gli altri, Jean Arp, di Calder e Lipchitz.
La sua carriera artistica fu caratterizzata da numerose mostre e da una serie di importanti premi come il gran premio per la scultura alla Biennale di Venezia del 1952.
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