biografia
Santiago del Cile, 1911 – Civitavecchia, 2002
Roberto Matta Echaurren, a cui spesso piaceva presentarsi come “Roberto Sebastián Antonio Matta Echaurren”, ma più noto come Matta, è stato un pittore surrealista cileno. Terminò gli studi di architettura e si trasferì, nel 1934, a Parigi, dove lavorò con Le Corbusier e dove conobbe André Breton e Salvador Dalì. Lì iniziò a dipingere e si unì al movimento surrealista, pur avendo uno stile piuttosto onirico nel suo linguaggio artistico. Le sue prime morfologie psicologiche degli anni 1938-1942 tracciano una direzione fondamentale per lo sviluppo del movimento.
Sebastian Matta viaggia molto e durante i suoi viaggi incontra Alvar Aalto in Scandinavia, così come Walter Gropius, Henry Moore, Laszlo Moholy-Nagy e René Magritte a Londra. Supportato da André Breton, partecipò alla Mostra Internazionale del Surrealismo a Parigi ma quando scoppiò la guerra, andò a rifugiarsi a New York. Lì, divenne amico di Pollock, Gorkij e Rothko e divenne una vera influenza per questi artisti.
Ritornò a Parigi nel 1948 e fu rapidamente messo da parte dal mondo dei surrealisti dopo essere stato accusato di aver causato il suicidio di Gorky a seguito di una relazione con sua moglie. Il suo “esilio” termina nel 1959, quando il surrealismo inizia a sparire. Si trasferì a Roma nel 1949, un collegamento tra l’espressionismo astratto e l’astrazione italiana e tornò a Parigi sei anni dopo, pur mantenendo un legame molto forte con l’Italia. Durante gli anni ’50, il suo successo fu internazionale e i suoi lavori furono nei musei di Londra, New York, Chicago, Roma, Venezia, Parigi e Washington.
Durante gli anni ’60, sostenne apertamente il presidente cileno Allende, tuttavia chiese la nazionalità francese in seguito alla salita al potere del dittatore Pinochet in Cile. Nel 1971, la rivista Connaissance des Arts lo ha inserito tra i migliori 10 artisti contemporanei al mondo e nel 1985 il Centre Pompidou gli ha dedicò una grande retrospettiva.
Dagli anni ’90 visse tra Parigi e l’Italia e continuò a lavorare fino alla sua morte a Civitavecchia nel 2002. I suoi figli Gordon Matta-Clark, Pablo Echaurren, Federica Matta e Ramuntcho Matta hanno seguito le sue orme di artista, perseguendo attualmente carriere internazionali.
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