biografia
Boulogne-sur-Mer, 1921 – Boulogne-Billancourt, 2012
Mathieu intraprese studi in lettere, legge e filosofia prima di dedicarsi all’arte e produrre i suoi primi dipinti nel 1942. Iniziò la sua carriera esponendo al “Salon des moins de trente ans” di Parigi.
L’anno seguente reagì contro l’astrazione geometrica a favore di un’arte con ispirazioni surreali e psicologiche, che chiamò “Abstraction Lyrique” e organizzò la mostra “L’imaginaire” alla Galerie du Luxembourg. Divenne sempre più parte dell’espressionismo astratto e nel 1948, alla Galerie de Montparnasse, organizzò il primo incontro tra artisti francesi e americani, importando in Francia il lavoro di Pollock, Tobey, de Kooning, Gorky, Reinhardt e Rothko. Fu anche teorico dell’arte e pubblicò “Analogie de la non-figuration” nel 1949.
Durante gli anni ’50 viaggiò in Italia, Giappone e Stati Uniti, dove ricevette un’accoglienza trionfante. Si impegna in pratiche pittoriche esibizioniste come dipingere pubblicamente quadri in pochi minuti.
Nel 1954 espose alla Kootz Gallery di New York e produsse sempre più dipinti di grandi dimensioni.
Negli anni ’60 decise di rendere il suo “stile” un “linguaggio”, creando mobili, gioielli, scatole per arazzi per la Manifattura Nazionale dei Gobelins, piatti per Sèvres, manifesti per Air-France e medaglie per la Monnaie de Paris. Eletto all’Accademia di Belle Arti nel 1975, nel 1988 ebbe luogo la sua 170a mostra personale alla Galerie Protée di Parigi.
Le sue opere sono presenti in numerose collezioni private e in 79 musei in tutto il mondo.
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