biografia
Montevideo, 1954
Pablo Atchugarry è uno scultore uruguayano.
Figlio di un pittore costruttivista e discepolo di Joaquin Torrès Garcia, Pablo Atchugarry si avvicina all’arte fin da tenera età, inizialmente cimentandosi con la pittura per poi dedicarsi interamente alla scultura. Successivamente, il richiamo alla scultura diventa evidente ed inizia a lavorare nella fase iniziale della sua produzione con cemento, acciaio, legno, materiali che predilige fino al momento in cui avverrà lo storico incontro con il marmo.
Alla fine degli anni Settanta, dopo un soggiorno in Italia, inizia a lavorare con il marmo. L’artista ritrova in questo materiale le caratteristiche necessarie per donare alle sue sculture quella luminosità e traslucidità che le hanno rese famose.
Dopo numerosi viaggi, Atchugarry inizia ad intraprendere una carriera internazionale, esponendo le sue opere in diverse città europee, tra cui Milano, Copenaghen, Parigi, Coira e Stoccolma.
Dagli anni Ottanta si stabilisce in Italia, a Lecco, dove organizza un laboratorio parallelo a quello già attivo in Uruguay, con lo scopo di avvicinarsi maggiormente al marmo che recupera nelle storiche cave di Carrara.
Dopo quasi vent’anni di attività sul territorio italiano, la città di Lecco ha reso omaggio all’artista inaugurando un museo dedicato al suo lavoro, esponendo, in modo permanente, sculture e documenti che coprono tutta la carriera dell’artista. La sua presenza in Italia è stata inoltre celebrata dalla sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 2003.
Nel 2007, Atchugarry inaugura a Manantiales (Uruguay) la”Fundación Pablo Atchugarry” con lo scopo di promuovere e diffondere la conoscenza delle arti nel suo paese. Questo centro è progettato come punto di incontro per lo scambio e il dialogo nell’arte, sia per gli artisti che per il grande pubblico.
Con oltre 80 mostre personali e di gruppo in tutto il mondo, Atchugarry oggi vive e lavora tra Lecco, in Italia, e Manantiales, in Uruguay.