biografia
Orciano di Pesaro, 1930 – Milano, 2002
Giò Pomodoro è stato uno scultore, orafo, incisore e scenografo italiano.
Fratello del celebre scultore, Arnaldo Pomodoro si forma all’Istituto Tecnico per Geometri di Pesaro avvicinandosi ben presto all’arte. Traferitosi a Firenze per il servizio militare inizia a frequentare l’ambiente artistico della città e la Galleria Numero, dove espone le sue prime ricerche di stampo informale.
A metà degli anni Cinquanta si stabilisce a Milano dove entra in contatto con l’attivo clima culturale e dove espone alla Galleria del Naviglio insieme al fratello.
Nel 1956 viene invitato a partecipare alla Biennale di Venezia dove espone una serie di argenti fusi su osso di seppia
L’anno successivo collabora attivamente alla rivista Il Gesto e partecipa alla mostra Arte Nucleare alla Galleria San Fedele di Milano. Con gli artisti Dorazio, Novelli, Turcato, Tancredi, Perilli, Fontana e suo fratello Arnaldo organizzerà le mostre del gruppo Continuità.
Esaurita l’indagine relativa al segno-gesto automatico, Gio’ approfondisce il problema dell’organizzazione razionale dei segni e delle possibilità di lavorare in negativo con una serie di rilievi a cui darà il nome di Fluidità contrapposta (esposto alla Documenta di Kassel, nel 1959), ed inizia a lavorare alle prime Superfici in tensione.
La sua ricerca artistica è caratterizzata da esperienze di segni e scrittura automatica, lavori in ferro saldato, negativi su terra e superfici in tensione. Inoltre sono facilmente riconoscibili le sue opere con ampie aree fluttuanti in bronzo e grandi blocchi scolpiti nel marmo o squadrati con rigidezza nella pietra. In queste opere solitamente si aprono degli spazi vuoti che lasciano irrompere la luce del sole.
Nel 1962 viene nuovamente invitato alla XXXI Biennale di Venezia con una sala personale – e ancora nel ’78, ‘84 – e nello stesso anno stringe un contratto di esclusiva internazionale con la Galleria Marlborough, che interromperà nel 1967.
A partire dalla fine degli anni Sessanta, Pomodoro inizia a lavorare su opere di grande formato e su installazioni ambientali che otterranno grande interesse da parte della critica internazionale e verranno acquisite dalle più grandi istituzioni d’arte del mondo.
Giò Pomodoro è stato uno dei più importanti scultori astratti del panorama internazionale del XX secolo e le sue opere sono presenti nelle maggiori collezioni d’arte.