biografia
Bologna, 1980
Francesca Pasquali ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove si è diplomata nel 2006.
La sua ricerca si sviluppa a partire dall’osservazione delle forme naturali, delle quali l’artista coglie le trame strutturali che poi traduce in complesse ed elaborate opere e installazioni, utilizzando spesso materiali di riuso, plastici e industriali. Il suggestivo rapporto tra il naturale e l’artificiale si colloca al centro dell’approccio artistico di Francesca Pasquali, proponendo opere che riescono a sfidare la percezione di chi le osserva.
Il riutilizzo dei materiali e la loro ridefinizione estetica, in quanto materia riciclata, invitano il pubblico a riflettere sulla bellezza che risiede negli elementi quotidiani, ponendo sempre una particolare attenzione alla relazione che si instaura tra i suoi lavori e gli spazi architettonici che spesso definiscono e trasformano la creazione stessa delle opere. Quest’ultimo aspetto emerge nei diversi cicli della sua indagine, come dimostrano anche i titoli dei lavori che spesso si riferiscono ai materiali utilizzati. È il caso delle Straws: tagliate a diverse lunghezze, miriadi di cannucce di plastica sono assemblate su pannelli lignei – o più recentemente su plexiglas lucidati a specchio – per creare superfici vibranti. Con il ciclo delle Frappe, Pasquali sperimenta invece il neoprene, assemblandolo in spirali montate su tavole di legno o intrecciate in reti metalliche. Le opere appartenenti alle serie delle Setole sono invece formate dalle comuni setole di plastica, assemblate a formare superfici soffici e compatte.
Più recentemente, l’artista ha sperimentato lunghe setole di plastica colorate per l’installazione site-specific Francesca Pasquali for Salvatore Ferragamo esposta a Milano, Londra ed infine a Parigi nel corso del 2016. Le nuove tecnologie costituiscono un’altra direzione fondamentale della sua pratica creativa che include musica, luce e video installazioni, come la recente Glasswall, 2015-2016, installazione cinetica, audio-video reattiva e interattiva, esposta alla mostra Flux-us a C.U.BO. Centro Unipol in Bologna.
Pasquali esplora anche differenti materiali, dalla plastica al nobile marmo al semplice pane, combinando la specificità della sua indagine con la specificità delle richieste dei committenti. Nel 2013 con altri artisti e la curatrice Ilaria Bignotti, Francesca Pasquali ha fondato il movimento di arte e cultura “Resilienza Italiana”, con lo scopo di sviluppare il dibattito internazionale sulla scultura di generazioni di artisti contemporanei ed emergenti.
Finalista del Premio Cairo 2015 e classificatasi al secondo posto del Premio Fondazione Henraux nel 2014, Francesca Pasquali è stata invitata a partecipare alle principali fiere d’arte contemporanea internazionali, tra le quali Art Basel a Miami e Hong Kong, FIAC a Parigi, TEFAF a Maastricht, Art First a Bologna e MiArt a Milano. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni private e pubbliche sia in Italia e che all’estero.
Tra le sue più recenti mostre personali ricordiamo la mostra “Francesca Pasquali” presso la Leila Heller Gallery di New York nel 2016 e “Francesca Pasquali. Plastic Islands” presso la Sydney Opera House nel 2018. Inoltre, nel 2020 l’artista presenterà un’installazione ambientale site specific per una mostra che si terrà alla Richter Collection di Zagabria, dove instaurerà un dialogo con le opere di Gerhard Richter e Paolo Scheggi.
Nel dicembre 2015 nasce il Francesca Pasquali Archive, coordinato da Ilaria Bignotti quale direttore scientifico, con lo scopo di archiviare, conservare, tutelare e promuovere la sua produzione artistica attraverso progetti in corso e in futuro da sviluppare con Enti pubblici e privati, e per diffonderne il linguaggio con innovativi sistemi di comunicazione.