biografia
Gyeongseong, 1932 – Miami, 2006
Paik si trasferisce con la sua famiglia ad Hong Kong e poi a Tokyo, dove studia arte e musica. Nel 1956, terminò gli studi e partì per vivere a Monaco per specializzarsi in musica contemporanea. Nel 1958 conobbe John Cage a Darmstadt e divenne membro del movimento Fluxus a Düsseldorf. Ha partecipato alla prima mostra di Video Art, Exposition of Music – Electronic Television, alla Parnass Gallery di Wuppertal nel 1963, con la sua performance 13 TV; 13 televisori distorti, un’installazione composta da tredici televisori con immagini distorte dai magneti.
Il suo nome è ora indissolubilmente legato alla Video Art, di cui è diventato uno dei pionieri grazie alle collaborazioni con i suoi amici Joseph Beuys, Laurie Anderson, David Bowie e John Cage. Dal 1960, l’artista ha viaggiato freneticamente tra New York, Berlino, Londra e Parigi. Quattro anni dopo, si trasferisce a New York, dove continua le sue ricerche sulle diverse possibilità espressive delle nuove tecnologie.
Nel 1965, ha prodotto il video Café Gogo con il primo modello di fotocamera Sony, durante la visita di Papa Paolo VI a New York. Ha quindi iniziato a produrre installazioni con televisori modificati e ai Giochi olimpici di Seoul del 1988, ha creato una torre chiamata Tadaikson, di 1.003 televisori.
Nel 1971 ha collaborato con la violoncellista Charlotte Moorman alla performance del Concerto di Paik per violoncello televisivo e videocassette. A lui sono dedicate tre retrospettive, nel 1974 all’Everson Museum of Art di Siracusa, nel 1976 al Kölnischer Kunstverein di Colonia e infine nel 1982 al Whitney Museum di New York.
Negli anni ’80 e ’90 espone in tutto il mondo, dal padiglione coreano all’esposizione universale di Siviglia, alla Biennale di Venezia, dove riceve il primo premio per il suo lavoro con Hans Haacke Electronic Superstrada – Da Venezia a Ulan Bator . Nel 2000, ha realizzato la mostra itinerante “I mondi di Nam June Paik”, che è stata inaugurata al Guggenheim di New York e ha continuato alla Ho-Am Art Gallery e alla Rodin Gallery di Seoul.
L’artista muore a Miami nel 2006.