biografia
Milano, 1962
Luca Pignatelli è un pittore italiano, autore di un realismo visionario che trova i suoi soggetti nella memoria.
Il suo rapporto con l’arte nasce dentro casa, dove il padre, pittore e sculture ha il suo atelier. Figlio d’arte, si forma come architetto al Politecnico di Milano. Lo studio dell’architettura costituisce una base importante per gli sviluppi della sua ricerca, sia da un punto di vista metodologico che iconografico.
Nel 1987 ha la sua prima mostra personale nella galleria milanese di Antonia Jannone, curata da Mario de Micheli e da Daniele Vitale.
Legato al concetto della crescita sedimentaria della storia, Pignatelli considera il rapporto tra la pittura e il tempo in modo particolare, attraverso la compresenza di elementi e forme ascrivibili ad epoche diverse nella la sua opera. Le sue opere si ispirano alle pagine impolverate di vecchi libri. Su teloni d’epoca che coprivano i vagoni merci negli anni trenta si adagiano cieli, aeroplani, mezzi pesanti e treni a vapore soggetti della mitologia classica e vedute intrappolate delle nostre metropoli contemporanee.
Pignatelli lavora di norma su supporti anomali e già di per sé pittorici come teloni di canapa, legni, ferri, carte assemblate, sui quali interviene sovrapponendo la propria di selezione di immagini, icone della memoria collettiva tratte da una sorta di repertorio universalmente noto.
Dal 1987 ad oggi Pignatelli consolida il suo percorso ed impegno artistico esponendo sia in Italia che all’estero in importanti istituzioni museali e gallerie private.
La ricerca artistica di Luca Pignatelli è tutta sospesa tra la fascinazione archeologica e la esplorazione del mito. La sua pittura vive della dicotomia tra lo sguardo ammirato e struggente della classicità e le pieghe polverose dell’indagine critica sugli elementi mitici del contemporaneo.