biografia
Fossombrone, 1895 – Saint-Jean-du-Gard, 1979
Mario Tozzi è stato un pittore italiano. Nel 1913 abbandonò i suoi studi di chimica per seguire la sua vocazione artistica ed entrò all’Accademia di Belle Arti di Bologna. In questa città incontrò gli artisti Giorgio Morandi e Osvaldo Licini.
Dopo la sua laurea all’Accademia nel 1915, si arruolò per la Prima Guerra Mondiale, dove perse due dei suoi fratelli. Nel 1919 l’esercito lo congedò e Tozzi si trasferì a Parigi con la sua nuova moglie francese.
In Francia scoprì la pittura metafisica e la integrò al suo stile attraverso un incremento della plasticità, una chiara logica compositiva e un richiamo alla pittura classica Italiana. A Parigi, Tozzi espose al Salon des Artistes Indépendantes, al Salon d’Automne e al Salon des Tuileries e fu ben presto notato dai critici.
Nel 1926 si rimise in contatto con Licini, che si trovava in Francia ed iniziò a frequentare tutti gli altri artisti d’avanguardia che vivevano lì. Lo stesso anno espose con il gruppo del Novecento alla Permanente di Milano.
Fondò il Groupe de Sept, altresì conosciuto come Italiens de Paris, insieme a Campigli, de Chirico, de Pisis, Paresce, Savinio e Severini. 1936 si spostò a Roma ed espose alla Biennale di Venezia nel 1938 e nel 1942. Dal 1937 fino al 1958 gravi problemi fisici gli impedirono di dipingere, ma riprese successivamente l’attività semplificando la sua tecnica e i suoi soggetti.
Nonostante la sua salute cagionevole, espose alla Biennale di Venezia anche nel 1952 e nel 1954. Nei suoi ultimi anni reintrodusse la figurazione nelle sue opere, specialmente il nudo femminile. Si ritrasferì in Francia nel 1971 per stare vicino alla sua famiglia. Morì a Saint-Jean-du-Gard nel 1979.