biografia
Ferrara, 1896 – Brugherio, 1956
Luigi Filippo Tibertelli, o Filippo De Pisis, inizia la sua carriera artistica come poeta per poi di dedicare la sua intera vita alla pittura.
Nel 1916 conosce, a Ferrara, Giorgio Morandi e Alberto Savinio, i quali influenzano la sua arte spingendolo a sviluppare uno stile metafisico e a trasferirsi a Roma tra il 1920 e il 1924. Nella capitale italiana inizia a scrivere per la rivista “Valori Plastici” e a lavorare con gli esponenti del tardo Futurismo.
Durante un soggiorno ad Assisi approfondisce la sua conoscenza per l’arte del Trecento e nel 1925 si trasferisce a Parigi, dove l’arte dell’Impressionismo e dei Fauves influenza profondamente la sua pittura, sia in termini di soggetti che di rappresentazione pittorica.
Nel 1926 è protagonista di due mostre personali, una a Milano, presentata da Carrà e una a Parigi, con un testo introduttivo scritto da de Chirico. Nel 1929, da Parigi, prende parte alla “Seconda Mostra del Novecento Italiano” inviando due delle sue opere a Milano.
Successivamente torna in Italia, trasferendosi a Venezia nel 1943, dove rimane profondamente ispirato dall’arte del Settecento. Nel 1948, la Biennale di Venezia gli dedica una stanza privata con trenta delle sue opere; poi ancora nel 1950 con tredici opere. Viene anche nominato per l’assegnazione del Gran Premio, ma gli viene poi negato a causa delle sue inclinazioni sessuali, assegnandolo invece a Giorgio Morandi.
Nei suoi ultimi anni una serio malattia gli impedisce di dipingere. Muore nel 1956 a Brugherio.
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