biografia
Pécs, 1906 – Parigi, 1997
Victor Vasarely è nato a Pécs, in Ungheria, nel 1906. Incoraggiato dalla sua famiglia, frequentò la scuola di medicina di Budapest che poi lasciò per tre anni per dedicarsi completamente agli studi artistici. Durante questo periodo, si interessò al costruttivismo e all’astrazione e quindi introdusse una dimensione geometrica nelle sue opere.
Nel 1930 si trasferì a Parigi, dove iniziò a lavorare come artista grafico nelle agenzie pubblicitarie. Durante questi anni, fu influenzato dal cubismo e dal surrealismo, quindi il suo stile pittorico fu segnato dal passaggio dal figurativo, all’astrazione geometrica. I suoi numerosi soggiorni a Belle-Ile o a Gordes segnarono l’inizio di un vero approccio astratto. Vi dipinse dipinti con forme semplificate, nei toni del giallo, verde e nero.
I periodi Denfert e Crystal saranno contrassegnati dall’alternanza di forma e sfondo con un gioco di luci o spazi tra le pareti. Il bianco e nero è sempre più presente nelle sue composizioni. L’opera più rappresentativa della serie è Hommage à Malevič, che segna la svolta nella cinetica.
Nel 1955 espose alla Galerie Denise René a Parigi con altri artisti appartenenti al movimento dell’Arte Cinetica e pubblicò il suo “Manifesto giallo”. Nel 1965 espose alla famosa mostra del MOMA The Responsive Eye e nel 1967 al Museum of Modern Art di Parigi alla mostra Lumière et Mouvement.
Nel 1968, iniziò il suo periodo Vega, dove esperimentò con la percezione del concavo e del convesso e continua la sua sperimentazione con forme e colori. Nel 1976 crea la Fondazione Vasarely ad Aix en Provence e si interessa alle nuove forme espressive nel campo dell’architettura.
L’artista muore a Parigi nel 1997 all’età di 90 anni.
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